Da un’analisi realizzata da Crif, società specializzata in sistemi di informazioni creditizie, si evince che a febbraio 2022 le imprese femminili in Italia erano circa 1milione e 400mila, appena il 22% del totale, di cui ben il 76% registrate come ditte individuali.
Sono dati che sottolineano chiaramente quanta strada ci sia da fare sul fronte dell’imprenditoria femminile nel nostro Paese, e quanto sia lontano l’obiettivo di colmare il divario di genere nel mondo dell’impresa.
Un aiuto verso il raggiungimento di questo importante obiettivo è senza dubbio rappresentato dai contributi a fondo perduto, dai finanziamenti e dalle agevolazioni a disposizione delle aziende femminili. Vediamo dunque quali sono le migliori opportunità del 2023.
Il Fondo Impresa femminile: un incentivo strategico proveniente da PNRR e legge di bilancio. Lo sportello chiuso nel 2022, ma c'è l'ipotesi di rifinanziamento.
Il Fondo impresa femminile è un incentivo con dotazione finanziaria del valore di 200 milioni di euro provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dalla legge di bilancio, creato per sostenere le imprese femminili con sede in Italia, di qualsiasi dimensione.
Il fondo, a disposizione per le aziende costituite da più di 12 mesi e per le aziende di nuova costituzione o costituite da meno di 12 mesi è stato esaurito per entrambe le categorie di aziende. L'alto numero di richieste ha determinato la chiusura dello sportello a partire dall'8 giugno 2022. Non sono per ora stati annunciati nuovi rifinanziamenti, anche se c'è l'ipotesi di un possibile rifinanziamento per il 2023.
La possibile riammissione al Fondo impresa femminile delle domande attualmente sospese per assenza di copertura finanziaria
In un aggiornamento alle FAQ relative al Fondo impresa femminile aggiornato al 30 aprile 2023, Invitalia ha comunicato che le domande attualmente sospese dalla valutazione per assenza di copertura finanziaria possono rientrare nel processo di valutazione.
In particolare, ciò può avvenire grazie alle risorse liberate a seguito delle valutazioni con esito negativo, che permettono di riammettere le domande in valutazione. Invitalia informa che ogni mese vengono riammesse nuove domande, alle seguenti condizioni:
- l’ordine di presentazione (numero di protocollo);
- la disponibilità di risorse riservata alle diverse aree geografiche (il PNRR riserva il 40% delle risorse alle regioni del Sud).
In particolare, Invitalia precisa che l’avanzamento al 30 aprile 2023 è il seguente:
Capo II: sono entrate in valutazione le domande fino al protocollo N. IFA0000001-0000853 per le imprese con sede nelle regioni del centro-nord e fino al N. IFA0000001-0001813 per le imprese con sede nelle regioni del sud;
Capo III: sono entrate in valutazione le domande fino al protocollo N. IFS0000002-0000973 per le imprese con sede nelle regioni del centro-nord e fino al N. IFS0000002-0001698 per le imprese con sede nelle regioni del sud.
Gli altri bandi attivi e previsti dal PNRR che possono essere vantaggiosi per l’imprenditoria femminile
Le opportunità offerte dal PNRR si traducono in bandi che vengono via via pubblicati sui siti istituzionali e che, a seconda della tipologia, possono prevedere diverse agevolazioni, come contributi a fondo perduto, finanziamenti a tasso agevolato ecc.
Il PNRR prevede una politica trasversale alle diverse missioni con l’obiettivo di favorire l’inclusione di genere attraverso l’accrescimento della presenza femminile in importanti posizioni strategiche nel mondo del lavoro, la creazione di prospettive e l’aumento delle opportunità occupazionali per le donne.
In particolare, la Missione 4 Istruzione e Ricerca, e la Missione 5 Inclusione e Coesione, incoraggiano la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, le competenze STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) tra le studentesse delle scuole superiori per migliorare le prospettive occupazionali, la conciliazione tra vita familiare e professionale, oltre a mettere in campo misure di sostegno all’empowerment femminile e al contrasto alle discriminazioni di genere.
Gli altri incentivi nel 2023 per le imprese femminili: quelli disponibili e quelli da tenere d'occhio
Per il 2023 sono disponibili o comunque da tenere d'occhio—poiché potrebbero essere nuovamente operativi—altri incentivi per le imprese femminili e cioè:
OPERATIVI
- ON - OLTRE NUOVE IMPRESE A TASSO ZERO: è l’incentivo per i giovani e le donne che vogliono diventare imprenditrici. Le agevolazioni sono valide in tutta Italia e prevedono un mix di finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto per progetti d’impresa con spese fino a 3 milioni di euro, che può coprire fino al 90% delle spese totali ammissibili. Sono già pervenuti progetti per un importo complessivo superiore alla dotazione finanziaria, ma Invitalia fa sapere che lo sportello rimane aperto ed è possibile continuare a presentare le domande fino a eventuali nuove comunicazioni;
- SMART e START ITALIA: sostiene la nascita e lo sviluppo delle startup per valorizzare la ricerca scientifica e tecnologica, in particolare investimenti, spese di gestione, sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della block chain e dell’internet of things. Previsto un finanziamento a tasso zero, senza alcuna garanzia, a copertura dell’80% delle spese ammissibili. Questa percentuale può salire al 90% se la startup è costituita interamente da donne e/o da giovani sotto i 36 anni.
- FONDO DI GARANZIA - Sezione Speciale per le imprese femminili del Dipartimento per le Pari Opportunità: si tratta di una sezione del fondo di garanzia riservata alle imprese a prevalente partecipazione femminile e alle professioniste. L'obiettivo è quello di mettere in atto una compartecipazione della copertura del rischio sulle operazioni di garanzia concesse da banche, società di leasing e altri intermediari finanziari. Ciò è valido unicamente se la richiesta di prenotazione della garanzia viene effettuata dai medesimi soggetti beneficiari finali.
ATTUALMENTE SUPERATI, MA DA TENERE D'OCCHIO
- BANDO FUTURA: il bando ha l'obiettivo di finanziare progetti di formazione validi ed innovativi volti ad accrescere le competenze digitali delle giovani donne (18-50 anni) in Italia, con lo scopo di agevolare l'inserimento nel mondo del lavoro. I fondi a disposizione con il bando, promosso dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa Sociale, sono pari a 5 milioni di euro e possono partecipare al finanziamento sia soggetti pubblici che privati senza scopo di lucro ed enti del terzo settore, in forma singola o in partnership costituite da massimo tre soggetti. Possono essere coinvolti nei progetti anche enti for profit, in qualità di partner sostenitori (senza quota di budget), oppure come fornitori per l’apporto di know how e competenze in ambito digitale. Per il Bando Futura i termini di presentazione sono stati attualmente superati, poiché fissati al 16 dicembre 2022.
- PIÙ IMPRESA – Imprenditoria giovanile e femminile in Agricoltura: la misura del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e gestita da ISMEA è rivolta ai giovani di entrambi i sessi fino a 41 anni e alle donne senza limiti di età. La misura è varata allo scopo di agevolare il ricambio generazionale in agricoltura e l’ampliamento delle aziende agricole già esistenti. Sono previsti investimenti fino a 1,5 milioni di euro, mutui agevolati a tasso zero e contributi a fondo perduto. Il ministero ha comunicato che i fabbisogni derivanti dalle domande presentate dalle donne per accedere alle agevolazioni di "Più Impresa" hanno superato la dotazione finanziaria disponibile e che è stata pertanto disposta, fino a nuova comunicazione, la chiusura del portale dedicato, nella funzione di "convalida" di nuove domande.
Approfondimenti
ON - Oltre nuove imprese a tasso zero - Sito Invitalia
Smart & Start Italia - Sito Invitalia
Bando Futura - Sito Fondo per la Repubblica Digitale
Più Impresa - Sito ISMEA
Fondo di garanzia- Sezione Speciale per le imprese femminili - Sito Ministero delle Imprese e del Made in Italy