
La Regione Piemonte, nell’ambito del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) mette a disposizione un contributo a fondo perduto (voucher) per la digitalizzazione destinato alle PMI piemontesi.
La dotazione finanziaria complessiva è di 11 milioni di euro: ai 10 milioni del programma regionale FESR, si aggiunge un ulteriore 1 milione da risorse delle Camere di Commercio piemontesi.
Quali sono gli obiettivi del contributo a fondo perduto e a chi è destinato
L’agevolazione ha come obiettivo strategico quello di un’Europa più competitiva attraverso la promozione di una trasformazione economica innovativa e intelligente e della connettività regionale alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC).
L’obiettivo specifico del voucher è invece quello di permettere ai cittadini, alle imprese, alle organizzazioni di ricerca e alle autorità pubbliche di cogliere i vantaggi della digitalizzazione (FESR).
Il contributo della Regione Piemonte si rivolge alle PMI con massimo 250 dipendenti e fatturato fino a 50 milioni di euro e l’area geografica interessata è il Piemonte.
Quali sono le spese ammissibili per ottenere il contributo
La Regione Piemonte specifica che le spese ammissibili per l’ottenimento del contributo riguardano investimenti negli ambiti compresi nei seguenti elenchi:
ELENCO 1 - robotica avanzata e collaborativa, interfaccia uomo-macchina, manifattura additiva e stampa 3D, prototipazione rapida, internet delle cose e delle macchine, cloud, cyber security e business continuity, big data e analytics, intelligenza artificiale, blockchain, realtà aumentata, simulazione e sistemi cyberfisici, integrazione verticale e orizzontale, supply chain, soluzioni tecnologiche (es. MES, ERP, CRM, RFID ecc.);
ELENCO 2 - altre tecnologie digitali propedeutiche a quelle dell’Elenco 1: sistemi di pagamento mobile/via internet, sistemi fintech, sistemi EDI, geolocalizzazione, customer experience, system integration, NPR, digital marketing, transizione ecologica, connettività banda ultralarga, e-commerce, automazione sistema produttivo e di vendita.
Le spese possono essere sostenute per ottenere:
- beni e servizi strumentali;
- servizi di consulenza;
- servizi di formazione.
La somma delle spese per a + b non può superare il 30% del totale delle spese ammissibili.
Quali sono le caratteristiche dei progetti ammissibili e delle agevolazioni e la data di apertura dello sportello
I progetti ammissibili devono essere conclusi entro 6 mesi dal momento della concessione dell’agevolazione. Inoltre devono avere un importo minimo che è differente a seconda della tipologia di azienda che li presenta e cioè:
- importo minimo di 4mila euro per le micro imprese;
- importo minimo di 5mila euro per tutte le altre.
L’importo massimo dei costi ammissibili è invece fissato per tutte le tipologie di imprese in 25mila euro.
Le agevolazioni a fondo perduto sono a copertura di una quota delle spese ammissibili sostenute e per la precisione:
- 65% delle spese ammissibili - micro impresa
- 60% delle spese ammissibili - piccola impresa
- 50% delle spese ammissibili - media impresa
Sono poi previste tre tipologie di premialità che possono aumentare le percentuali di copertura del contributo. Queste sono:
- possesso del rating di legalità;
- start up innovativa o PMI innovativa;
- impresa benefit.
Se l’azienda è in possesso di 1 premialità ottiene un incremento dell’1%, se in possesso di 2 o 3 premialità del 2%, se presenti soggetti aggregatori del 5%
L’apertura dello sportello è prevista per il 24/10/2023, mentre la chiusura per il 20/02/2024.
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